Cos’è per te la musica?

08/09/2022 di Maria Idria Dilonardo

Cos’è per te la musica?

Cos’è per te la musica?

 Per ognuno di noi la musica ha un significato diverso che nel tempo può cambiare, come è successo a me. Da bambini suoniamo qualsiasi cosa, poiché attratti dal suono che sentiamo; crescendo, iniziamo ad avere delle passioni e a inseguirle.

A me è iniziato tutto così: nel 2018, uscendo da scuola, fui attratta da una locandina che parlava di una scuola di musica, la Fondazione “Paolo Grassi”. Appassionata di musica, lo dissi subito a mamma che si mise in contatto con la Fondazione e, dopo qualche giorno, feci la prova. C’erano tanti strumenti tra cui poter scegliere ma, visto che il mio sogno è sempre stato quello di far parte della banda, scelsi il flauto traverso. Così, dopo qualche giorno, iniziai a seguire le lezioni tenute dall’insegnante M.ra Valeria Zaurino all’interno della Fondazione.

Gli anni passavano e il mio pensiero era sempre: “Chissà se riuscirò mai ad entrare nella banda”, fin quando nel 2019 feci una prova nella banda che non fu eccezionale e quindi mi demoralizzai. Ma poi arrivò la pandemia, che bloccò tutto, ma mi permise di avere più tempo per studiare e quindi di migliorarmi. Così, qualche mese fa, impegnata per un saggio con la Fondazione, ricevetti una notizia che mi lasciò a bocca aperta: mi accennarono che forse, a breve, avrei avuto l’opportunità di fare una prova nel Complesso Bandistico “Armonie d’Itria” di Martina Franca [ndr: Banda Musicale “Città di Martina Franca”].

Tutta felice, a conclusione della serata uscii dall’auditorium e vidi il Presidente della banda, M.ro Vito Manzari. Con l’ansia a fior di pelle mi avvicinai e, dopo avermi fatto i complimenti, mi propose di assistere alla prova del giorno seguente e, se volevo, di portare con me lo strumento. Il giorno seguente mi presentai alle prove ignara del fatto che sarei entrata quel giorno stesso. Così mi diedero subito gli spartiti, la prima divisa e il leggio.

Mentre sistemavo le cose, con l’adrenalina che mi scoppiava nel petto, si avvicinò a me la Direttrice, M.ra Caterina Santoro, che si presentò e mi spiegò alcuni punti fondamentali dei brani. A fine prova tornai a casa e, ancora incredula di quanto stesse accadendo, raccontai tutto ai miei genitori che furono felici per me e del fatto che stessi portando avanti la generazione di bandisti nella nostra famiglia, poiché prima di me nella banda suonavano mio nonno, mio zio e mio cugino.

Qualche settimana dopo feci la mia prima processione, a cui sono seguiti innumerevoli eventi, quali concerti e processioni.

Ad oggi, pur essendo passati mesi dal mio ingresso nella banda e nonostante il legame creato con gli altri musicanti, ad ogni evento le emozioni sono come quelle del primo giorno: ansia di sbagliare, felicità per essere riuscita ad arrivare lì, gioia nel sentire le persone che ti fanno i complimenti ed essere orgogliose di te, e tanta, tanta, ma tanta adrenalina. Perché, nonostante la paura di sbagliare, non va mai dimenticato che uno dei punti principali della musica è il divertimento: se non ti diverti, non godi a pieno di tutto ciò che la musica ha di bello da offrirti.

Pubblicato: 08/09/2022

Autore: Maria Idria Dilonardo