Banda Musicale “Città di Martina Franca”
30/06/2024 di Vito Manzari
Il riconoscimento ufficiale della Banda Musicale “Città di Martina Franca”
Una storia di passione civile, rigore amministrativo e orgoglio comunitario che ha riportato al centro la tradizione bandistica martinese, tutelandone il nome e proiettandola nel futuro. Questo testo racconta, in forma discorsiva, il percorso che ha condotto all’assegnazione dell’ufficialità della denominazione “Banda Musicale Città di Martina Franca” all’APS Armonie d’Itria: dalle prime istanze, alla manifestazione d’interesse, alle determinazioni dirigenziali e alla delibera di Giunta, fino alla consegna pubblica nel segno della Festa della Musica.
Un patrimonio vivo che affonda le radici nella storia
A Martina Franca la banda non è un semplice contorno di festa, ma un alfabeto sonoro che ha educato generazioni. Per oltre un secolo e mezzo i complessi bandistici hanno portato nelle piazze marce sinfoniche, trascrizioni d’opera e pagine del repertorio europeo, offrendo a tutti un accesso popolare alla grande musica. In questa continuità, dal 2005, l’Associazione di Promozione Sociale Armonie d’Itria ha svolto il ruolo di custode e motore, con il proprio complesso bandistico, i percorsi formativi, i laboratori per giovani e l’attenzione alla memoria storica: partiture, fotografie, strumenti, aneddoti, relazioni con famiglie e musicisti.
Lo spirito dell’associazione è chiaro: un centro permanente di vita associativa che promuove cultura, educazione musicale e cittadinanza attiva, senza scopo di lucro. Non solo concerti e processioni, ma anche didattica, inclusione, partecipazione. È qui che prende forma la necessità di dare un orizzonte istituzionale stabile alla banda cittadina, tutelandone la denominazione e il legame con il territorio.
Dalle prime istanze alla richiesta di esclusività del nome
Negli anni precedenti, più volte Armonie d’Itria ha segnalato al Comune l’urgenza di una sede idonea per prove e attività e, soprattutto, la tutela della dicitura Città di Martina Franca. Non sono mancati episodi in cui realtà esterne, prive di radici locali, hanno utilizzato impropriamente il nome della città, generando confusione e nocumento d’immagine. Questa ambiguità colpiva l’intera comunità, che si vedeva attribuire esecuzioni e scelte non proprie.
Con una lettera formale del 4 febbraio 2023, il Presidente Vito Manzari e il Maestro e Direttore Artistico Caterina Santoro hanno chiesto al Comune il riconoscimento esclusivo della denominazione per la banda autenticamente martinese. La richiesta, fondata su storia, continuità e attività documentate, è stata ribadita il 19 settembre 2023, allegando riferimenti storici e segnalazioni di abusi della denominazione. L’appello, rispettoso ma fermo, chiedeva di “mettere ordine” e difendere l’identità musicale della città.
L’impostazione amministrativa: dal mandato politico alla procedura pubblica
L’Amministrazione, guidata dal Sindaco Gianfranco Palmisano con l’Assessore alla Cultura Carlo Dilonardo, ha tradotto la sensibilità politica in atti concreti. Nel solco della programmazione culturale cittadina e degli indirizzi strategici richiamati negli strumenti di pianificazione, la Giunta ha definito un percorso chiaro e trasparente: individuare la banda cittadina attraverso una procedura pubblica basata su requisiti di qualità, radicamento e capacità organizzativa.
Le linee di indirizzo hanno dato avvio a una Manifestazione di interesse, sfociata nell’Avviso Pubblico n. 117 del novembre 2023. Il testo fissava parametri stringenti e misurabili: numero minimo di associati, quota di orchestrali residenti, presenza di figure artistiche con titoli adeguati, prevalenza di strumenti bandistici nell’organico, attività didattiche e concertistiche documentate. Non un titolo onorifico gratuito, dunque, ma un riconoscimento meritato e verificato, a tutela della città e della tradizione.
La candidatura e la valutazione tecnica
Alla scadenza dei termini è pervenuta la candidatura di Armonie d’Itria APS. Come previsto, non bastava essere l’unico proponente: occorreva superare una valutazione autonoma e terza. La Commissione tecnica, nominata con determina dirigenziale presieduta dal M° Ettore Papadia.
La verifica ha confermato la solidità dell’associazione su più piani: storico, artistico, didattico, organizzativo. Una compagine che unisce appassionati e diplomati di Conservatorio, che fa formazione, produce concerti e servizi musicali per la città, che dispone di una direzione artistica competente e di un patrimonio umano radicato.
La delibera di Giunta e il patrocinio: la banda ufficiale della città
La Delibera di Giunta ha compiuto il passo decisivo: riconoscere ad Armonie d’Itria APS la denominazione Banda Musicale “Città di Martina Franca” di interesse comunale, con il patrocinio alle manifestazioni e cerimonie in cui la banda si esibirà in rappresentanza della città. La motivazione è insieme culturale e sociale: valorizzare un bene immateriale identitario, sostenere la formazione delle giovani generazioni, promuovere coesione e senso di appartenenza. Non si tratta solo di un titolo, ma di un mandato civico nel segno della responsabilità pubblica.
Il giorno successivo, in coincidenza con la Festa della Musica, l’ufficialità è stata consegnata pubblicamente. Una data simbolica, che ha saldato il presente con la memoria e ha proiettato la banda nel circuito delle celebrazioni cittadine e, idealmente, nel dialogo con il grande cartellone musicale della città.
La collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi e il 50° Festival
La titolarità riconosciuta ha favorito una sinergia naturale con la Fondazione Paolo Grassi, presieduta da Michele Punzi, che ha sostenuto e spinto l’iter di costituzione e il bando nell’alveo di una visione condivisa: tutelare e rilanciare l’ideale della banda musicale a Martina, nel solco del sogno del compianto Franco Punzi, grande amante della banda cittadina.
Nell’estate del cinquantenario del Festival della Valle d’Itria (2024), la banda ha animato le vie del centro storico durante le giornate del Festival e, come complesso di palcoscenico, ha affiancato alcune produzioni liriche: Norma di Vincenzo Bellini (regia Nicola Raab, direttore Fabio Luisi) e Aladino e la lampada magica di Nino Rota (regia Rita Cosentino, direttore Francesco Lanzillotta).
Perché questo riconoscimento conta
Conta perché tutela un nome, evitando che sia usato impropriamente da chi non rappresenta la comunità. Conta perché riconosce una storia fatta di persone, prove, studio, sacrifici e gioie condivise. Conta perché educa: la banda è una scuola informale, dove si impara a suonare e a vivere insieme, a rispettare le parti e a cercare l’armonia. Conta perché apre prospettive in termini di progetti con le scuole, scambi, rassegne, turismo culturale e promozione della città.
C’è anche un elemento di democrazia culturale. Le bande sono state, e sono, la forma più inclusiva di esperienza orchestrale. Portano la musica dove la gente vive, abbattono barriere economiche e sociali, uniscono generazioni diverse sotto la stessa partitura. In una città che ospita uno dei festival musicali più prestigiosi, la banda civica è il ponte ideale tra eccellenza e partecipazione.
Persone, ruoli, responsabilità
Ogni traguardo è il risultato di tante mani. Per l’associazione, accanto al Presidente Manzari e al Maestro Santoro opera tutto il Consiglio Direttivo. Questo nucleo, insieme ai musicisti e alle famiglie, ha tenuto la rotta nelle fasi più delicate, tra dossier, prove, concerti e relazioni.
Sul versante istituzionale, il Sindaco Gianfranco Palmisano e l’Assessore Carlo Dilonardo hanno trasformato un’esigenza comunitaria in una policy pubblica. Un lavoro corale, rispettoso delle forme, attento alla sostanza.
Una visione che guarda avanti
L’ufficialità non è un punto d’arrivo, ma un patto con la città. Implica cura quotidiana dell’organico, apertura ai giovani, continuità didattica, presenza nelle ricorrenze civili e religiose, progettualità concertistica e capacità di dialogo con scuole, associazioni e istituzioni. Implica anche rigore amministrativo, trasparenza, manutenzione del patrimonio strumentale, sicurezza delle attività, rispetto dei regolamenti interni e delle norme di settore.
Da qui si potranno rafforzare i legami con i quartieri, promuovere laboratori di orientamento musicale nelle scuole, costruire gemellaggi con altre bande, partecipare a raduni e rassegne, sviluppare azioni congiunte con realtà culturali della Valle d’Itria. Ogni concerto sarà un’occasione per fare comunità, ogni marcia una riga scritta nella memoria collettiva.
Il senso civico di un riconoscimento
Se la musica della banda ha un dono, è quello di mettere in comune. Il riconoscimento della denominazione ufficiale segna la scelta di una città di riconoscersi in una propria voce, di affidarle un compito educativo e rappresentativo. Protegge un nome, ma soprattutto coltiva un bene relazionale: la fiducia tra istituzioni, associazioni e cittadini. In un’epoca di rumori, la banda ricorda che l’armonia si costruisce ascoltandosi, rispettando tempi e pause, cercando l’equilibrio tra melodia e ritmo.
Per questo la Banda Musicale “Città di Martina Franca” è, oggi, insieme traguardo e responsabilità. Traguardo di un percorso amministrativo rigoroso e partecipato. Responsabilità di custodire una tradizione e di rinnovarla con creatività, inclusione e qualità.
Ringraziamenti
Un grazie corale all’Amministrazione comunale e agli uffici per la chiarezza del percorso; alla Commissione tecnica per la serietà della valutazione; all’Associazione Armonie d’Itria APS per la costanza; alla Fondazione Paolo Grassi e al suo Presidente Michele Punzi per aver sostenuto e sollecitato la costituzione della banda e la procedura del bando, raccogliendo l’ideale del suo predecessore Franco Punzi; ai musicisti, alle famiglie, ai volontari, ai docenti e a tutte le persone che, con pazienza, hanno accordato strumenti e relazioni.
Conclusione
Nel suono della banda c’è la memoria di chi eravamo e la promessa di chi sapremo essere. L’ufficialità non mette un timbro sul passato, ma apre una stagione nuova in cui tradizione e innovazione cammineranno fianco a fianco. Ogni esecuzione pubblica sarà un atto di cittadinanza. Ogni giovane che imbraccia uno strumento, un investimento sulla bellezza condivisa. Così, a Martina Franca, la musica della banda continua a scrivere la storia, battuta dopo battuta, tra disciplina e gioia, tra radici e futuro.
Pubblicato: 30/06/2024
Autore: Vito Manzari